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Tutti sappiamo come l’utilizzo dei pallet abbia dato una svolta fondamentale per la movimentazione delle merci. Addirittura, quando vai al supermercato certi prodotti vengono esposti ancora posizionati sulla loro base, ti basta pensare alle bottiglie d’acqua o di birra.
Dal momento della sua invenzione, il pallet ha sostituito i più primitivi sistemi di stoccaggio ed ora rappresenta un elemento fondamentale all’interno del mondo dei trasporti, imprescindibile per muovere velocemente le merci.

Attraverso l’andamento del mercato del pallet si può notare come questo abbia ripreso a crescere rispetto agli anni scorsi e ciò si riflette sull’economia del nostro paese.

Dati importanti si possono recuperare già dall’anno passato (2020), un anno che ha messo alla prova gran parte del tessuto economico nazionale ed internazionale, il quale ha visto una stabilità del mercato dei pallet a marchio EPAL caratterizzato da una leggerissima flessione rispetto al 2019 (-0,04%), più precisamente con 11.153.266 pallet immessi sul mercato, pari a 250 mila tonnellate.
Nonostante l’incremento del valore del legname che ha seguito l’andamento di tutte le materie prime in questo periodo (dati alla mano, parliamo di più del 50%), un ottimo dato di crescita ci è dato già dal primo trimestre di quest’anno, nel quale sono stati prodotti 2.979.168 pallet a marchio EPAL. È una cifra assolutamente sorprendente, la più alta dal 2016 ad oggi! Questo valore batte anche il record raggiunto tra aprile e giugno del 2019, dove i pezzi prodotti sono stati 2.913.846.
Confrontando i dati con quelli del 2020, quest’anno la produzione è aumentata ben del 7.5%, spinta soprattutto dalla commercializzazione di pallet riparati, con un +13%, contro il +4% di pallet nuovi. E in questa analisi prendiamo in considerazione solo la prima parte dell’anno!

Questi presupposti ci portano ad avere fiducia in un ulteriore incremento di questo mercato nel futuro prossimo, anche in un’ottica riguardante la sostenibilità e la tutela della salute delle persone. Da un punto di vista della sostenibilità, infatti, il legno ha una “carbon footprint”(1) inferiore fra il 72% e l’80% rispetto ai pallet in plastica ed è naturalmente un materiale antibatterico, ottimo da utilizzare in questo periodo in cui la salute è più che mai un aspetto di grande importanza.

E tu, sei parte di questa crescita?

 

 

 

(1): parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente.

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